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Impianti zigomatici all on 4

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Riabilitazione protesica del mascellare atrofico con l’utilizzo di quattro impianti zigomatici

La riabilitazione protesica della mascella, dopo un importante riassorbimento osseo, è una procedura alquanto complessa sia dal punto di vista chirurgico che protesico.

Con la mancanza di denti si arresta la stimolazione dell’osso alveolare.

La stimolazione è causata dal carico fisiologico trasferito all’osso alveolare e previene il riassorbimento.

Il processo di riassorbimento dell’osso alveolare inizia poco dopo l’estrazione del dente. Il riassorbimento in atto continua progressivamente nel corso degli anni fino a trasformarsi in atrofia. In questa fase,

l’installazione di impianti dentali mediante tecniche convenzionali risulta molto difficile a causa dell’esteso riassorbimento osseo e della concomitante pneumatizzazione dei seni mascellari.

Le opzioni terapeutiche convenzionali per questo tipo di pazienti riguardano principalmente la ricostruzione ossea mirata ad aumentare il volume delle ossa portanti il carico.

L’osso necessario all’incremento viene prelevato da fonti differenti, quali: cresta iliaca, zona intraorale, ramo mandibolare, zona intramentoniera, ecc.

La ricostruzione dell’osso è un procedimento molto complicato e richiede un lungo periodo di recupero.Un’ulteriore opzione per il trattamento del mascellare atrofico è l’inserimento di impianti zigomatici.

L’osso zigomatico è risultato essere adatto per l’installazione di impianti dentali.

Nel 1998 Branemark presentò l’impianto zigomatico come una soluzione opzionale per il trattamento di pazienti oncologici; soluzione che più tardi fu estesa al mascellare atrofico.

Gli impianti lunghi risultarono essere una buona alternativa per ricostruzioni complesse.

Pur non essendo di semplice installazione, questi impianti presentano risultati promettenti (1, 2, 3).L’impianto zigomatico Noris Medical è stato appositamente progettato per l’approccio extra sinusale.

La tecnica extra sinusale permette il posizionamento della connessione protesica sulla cresta alveolare, diversamente da altri metodi in cui l’unità protesica è collocata più sul palato (4).

Questa posizione è più corretta e facilita il processo di riabilitazione.

Nell’approccio extra sinusale la stabilità dell’impianto è determinata unicamente dall’osso dello zigomo.

Per questa ragione l’impianto è progettato con una filettatura dalla conformazione a spirale e molto ritentiva nella parte apicale, mentre il resto dell’impianto è liscio.

Il diametro di tutti gli impianti zigomatici è di 4,2 mm e la loro lunghezza varia dai 30 ai 60mm.

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