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Implantologia mandibolare a carico immediato

implantologia a carico immediato mandibolare

L’eziologia della patologia cariosa è molto diversificata ma sicuramente la più importante delle cause della carie è la placca batterica.
La non corretta igiene orale permette ai batteri di depositarsi e stratificare attorno al dente ed anche lungo il bordo gengivale da cui derivano rispettivamente l’azione cariogena che attacca lo smalto dentale e la gengivite che, lasciando scoperto il cemento radicolare, è la causa principale della carie radicolare e profonda.

Spazzolare i denti dopo i pasti principali con movimenti corretti indicati dal dentista o dall’igienista dentale è fondamentale per rimuovere la maggior parte della placca ma non è abbastanza, è necessario infatti assicurarsi di eliminare anche i residui che si nascondono tra dente e dente e per farlo lo strumento ideale è il filo interdentale (spazi stretti) o lo scovolino (spazi più larghi).

Infine, per detergere tutto il cavo orale, rinfrescare l’alito e aiutare la mineralizzazione delle corone, l’utilizzo del collutorio contenente fluoro e clorexidina è da considerarsi la profilassi giornaliera.

In seconda posizione tra le cause della carie, troviamo il tartaro.

Quando la placca stratifica divenendo tartaro, non è più possibile eliminarlo con metodi casalinghi ed è necessario quindi affidarsi a sedute di pulizia dentale professionale (detartrasi) da ripetere a cadenza fissa in base alla personale cariorecettività.

Cause congenite della carie

Alcune cause della carie chiamano in causa i fattori ereditari. Un’alta cariorecettività, ovvero il grado di predisposizione di ognuno di noi alle infezione cariose, può essere imputata al nostro DNA che ha impedito la formazione corretta dello smalto dentale.

Ipoplasia dello smalto

l’odontoiatria definisce l’ipoplasia dello smalto come la produzione di una quantità di smalto inferiore rispetto alla media.
L’ipoplasia dello smalto si manifesta in diverse forme:

  • Cambiamento del colore dei denti
    Colpisce tutti od alcuni denti
  • Ipomineralizzazione
    assottigliamento sempre più marcato dello smalto del dente naturale
  • Agenesia dello smalto
    completa assenza di smalto A causa dell’insufficienza di tessuto duro o la sua completa assenza, è più facile che la carie abbia la meglio nella bocca di questi soggetti.

Malposizione dei denti

La lista delle cause della carie annovera anche i denti storti, parzialmente inclusi e l’affollamento dentale (ovvero tutte quelle situazioni in cui la dentizione non ha avuto esito standard che si ottiene quando i denti riescono ad erompere senza complicazioni).

Questa situazioni impediscono la corretta igiene orale domiciliare proprio in funzione della posizione dei denti che creano zone irraggiungibili all’interno delle quali la placca può stratificare e creare carie indisturbata.

Gli elementi dentali più soggetti all’inclusione anche parziale sono i canini ed i denti del giudizio i quali, peraltro, sono anche soggetti a pericoronite se parzialmente inclusi.

Emesi gravidica (vomito)

Durante la gravidanza alcune donne devono affrontare anche spiacevoli episodi di riflusso gastrico o vomito, altrimenti detto emesi gravidica che è causa indiretta di carie poiché le sostanze che risalgono in bocca attraverso l’esofago sono molto acide quindi vanno a modificare il Ph della bocca.

Tale mutamentoè considerato una delle cause della carie.

Se dopo un conato la futura mamma si sciacqua la bocca solamente, rischia di lasciarsi in bocca particelle piccolissime di sostanze con azione cariogena molto più alta rispetto al cibo proprio a causa dell’acidità da cui sono caratterizzate.

Carie da farmaci

I farmaci, come si sa, se comportano benefici da una parte, non sono privi di controindicazioni delle quali alcune sono direttamente od indirettamente causa di carie.

I cosiddetti farmaci xerostomizzanti diminuiscono la salivazione quindi i nostri denti non beneficiano della normale detersione da essa prodotta in normali condizioni di salute, la placca batterica ha un nemico in meno da affrontare quindi le possibilità che la carie si formi sono maggiori.

Anche gli steroidi anabolizzanti utilizzati da chi desidera aumentare la massa muscolare e forza rientrano nel novero delle cause della carie, anche se indirettamente, poiché inducono la crescita di tessuto gengivale all’interno del quale si nascondono più facilmente i batteri che danno origine alla carie ma, come se non bastasse, oltre la carie, tali focolai sono in grado di evolvere in patologie più gravi quali tartaro e piorrea.

Modificazione della saliva

Quando si parla della modificazione della saliva come una delle cause della carie, ne parliamo sia dal punto di vista della sua composizione sia della quantità.

La qualità della saliva è spesso modificata da scompensi ormonali naturali quali quelli che avvengono durante la gravidanza, è quindi fondamentale per le gestanti sottoporsi a periodiche visite di igiene orale per prevenire la formazione della carie.

Abbiamo anche detto, però, che è importante la quantità di saliva presente all’interno della bocca poiché agisce da “risciacquo” naturale sia per le gengive che peri denti.

Sappiamo che la quantità di saliva diminuisce notevolmente durante il riposo notturno quindi diventa particolarmente importante pulire i denti prima di coricarsi ed evitare spuntini notturni (specie se zuccherati) che, se deliziano sul momento, possono causare la carie.

Chemioterapia, radioterapia e carie

I pazienti oncologici che si sottopongono a radioterapia o chemioterapia, devo essere messi al corrente che tali tipi ci cure comportano moltissimi effetti collaterali che possono manifestarsi immediatamente o a distanza di tempo dall’interruzione delle sedute chemioterapiche poiché non esistono chemioterapici in grado di agire in modo selettivo ed esclusivo sulla massa tumorale, e di non presentare effetti collaterali su altri tessuti dell’organismo.

Tra gli effetti tardivi troviamo la carie e la parodontopatia che si sviluppano a causa dell’immediata modificazione della qualità della saliva e della sua quantità poiché la chemioterapia ha innescato disfunzioni delle ghiandole salivari.

Disturbi comportamentali

La modificazione della saliva causata da vomito non si verifica solamente in gravidanza, purtroppo esistono disturbi comportamentali come la bulimia in cui chi ne è affetto tende a mangiare e poi, spinto dal senso di colpa, desidera espellere quanto ingerito attraverso il meccanismo del vomito autoindotto.

Anche se la carie non il problema principale di chi è affetto da tale disturbo del comportamento, lo può diventare a causa dell’alta frequenza dei conati e dall’insufficiente igiene orale.

In una bocca particolarmente acida, i batteri cariogeni sviluppano molto in fretta così come molto più veloce è la formazione della parodontite che ha notevoli ripercussioni estetiche aggiungendo così problemi su problemi.

Le persone affette da bulimia soffrono spesso anche di alitosi.

Età e sesso di appartenenza

In base alle statistiche in possesso dell’odontoiatria, I soggetti di età compresa tra i 3 e i 14 anni sono quelli più colpiti dalla carie a causa del tipo di alimentazione eccessivamente ricca di zuccheri e della scarsa igiene dentale. E’ noto che le merendine confezionate, i succhi di frutta in tetrapak hanno ormai rimpiazzato definitivamente alimenti più sani e nutrienti i quali però necessitano di più tempo per la preparazione e di tempo oggi i genitori non ne hanno. A questo aggiungiamo che, una volta consumati detti cibi, difficilmente i nostri figli tendono a correre a lavarsi i denti. Tali comportamenti sono, sempre più spesso, cause della carie.
Anche i denti da latte o decidui non sono esenti da infezioni cariogene a causa di abitudini errate come quelle di lasciare a disposizione del piccolo il biberon con liquidi zuccherati (tea, tisane od anche latte semplice). Da qui la formazione di carie da biberon.

L’altra fascia di età maggiormente compita dalla carie è la terza età. Se da una parte migliorano i comportamenti alimentari e l’igiene orale, dall’altra peggiorano le condizioni della bocca ovvero, proprio a causa del tempo che passa, si assiste alla recessione gengivale che lascia scoperto il colletto del dente ed in alcuni casi anche il cemento radicolare. In queste condizioni i batteri devono lavorare meno per poter perforare i tessuti duri del dente poiché essi non sono così coriacei come lo smalto. In questo caso si è davanti alla formazione di carie senile o radicolare.

Anche il sesso di appartenenza gioca un ruolo fondamentale nell’individuare le cause della carie e ciò non tanto in base al fatto che gli uomini le donne sono diversi dal punto di vista dell’organismo (eccettuato il periodo della gravidanza) bensì poiché, in generale, hanno abitudini diverse dovute allo stile di vita che conducono. Gli uomini sono più portati a stare fuori casa, in ufficio per molte ore quindi poco a contatto con cibi o bevande potenzialmente pericolose.

Le donne, sempre il linea di massima, tendono a rimanere a casa, ad occuparsi dei figli e questo le porta spesso a consumare cibi zuccherati fuori pasto. Ecco spiegato il motivo per cui le donne sono più colpite dalla carie rispetto agli uomini.

Alimentazione e cause della carie

I migliaia di casi studiati dall’odontoiatria mondiale portano ad una consapevolezza assoluta e cioè che l’abituale consumo di bevande o cibi ricchi di zucchero permettono ai batteri che sono causa della carie di consumare tali residui rimasti tra i denti e formare le sostanze acide capaci di penetrare lo smalto e cominciare così l’azione cariogena (carie superficiale) che, se non trattata a dovere sul nascere, diventa carie penetrante comportando problemi che, oltre al dente, coinvolgono i tessuti parodontali e infine la perdita completa del dente.

Una corretta alimentazione ed un’adeguata igiene orale possono scongiurare la carie nella maggior parte dei soggetti eccetto per coloro che hanno un grado di cariorecettività elevato ai quali è vivamente consigliato di ridurre il più possibile il consumo di cibi ricchi di fruttosio, saccarosio e destrosio.

Frattura o microfratture dei denti

Un dente scheggiato è un dente estremamente vulnerabile all’attacco della carie poiché lo smalto (od anche la dentina, dipende dall’entità della frattura) che lo ricopre è stato compromesso spalancando così la porta ai batteri che possono dirigersi a passo di carica verso la dentina notoriamente meno resistente dello smalto all’erosione acida.

Non sempre la frattura del dente dipende da avvenimenti particolarmente traumatici come può essere un incidente stradale o un contatto particolarmente violento durante la pratica di sport; anche il bruxismo può essere la causa della carie. Stiamo parlando di quel particolare comportamento che spinge chi ne è affetto a digrignare i denti in maniera inconsapevole non solo durante il sonno ma anche durante le ore del giorno.

Il continuo sfregamento comporta l’assottigliamento dello smalto e la formazione di microfratture che indeboliscono il tessuto duro del dente il quale, come detto sopra, diventa un dente più facilmente attaccabile dalla carie.

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